Post by AlexVolevo chiederti, visto che ti vedo "preparato", di togliermi qualcuno dei
1) che differenza c'è tra quello che tu chiami "fuoripista tradizionale" e
le discese scialpinistiche? Si utilizzano attrezzature e tecniche
differenti? Te lo chiedo sempre per capire bene come accostarmi a queste
discipline. Ad esempio il CAI organizza corsi di scialpinismo, ma non so se
si tratti, effettivamente, di quello che io chiamo "freeride" e tu
"fuoripista", sciare nella "polvere" insomma.
Dunque, scialpinismo - per me - e' tutto quello che si svolge al di
fuori delle zone servite da impianti di risalita (benche' non e' raro
che anche lo scialpinista se ne possa servire per accorciare l'
avvicinamento ad una certa meta). E che richiede prima della discesa
anche la salita.
In tempi passati, lo scialpinismo essenzialmente era solo un mezzo di
salire sui monti anche d' inverno. La discesa era, per i piu',
considerato il male inevitabile (ma questa mentalita' si trova ancor
oggi non tanto di rado. Tant' e' vero che molti scialpinisti son pessimi
sciatori).
Oggigiorno certamente, la situazione e' cambiata. E' molti scialpinisti
o provvengono da un solido passato di sciatori in pista e si son stufati
del casino agli impianti e sulle piste (vedi i presenti in questo
newsgroup come rusca o gpm - che conosco di persona) oppure hanno una
tecnica di sciata impeccabile. E quindi vanno sui monti in ricerca der
piacere della discesa (cosi' e' anche per me).
Per la salita si ha bisogno di (oltre a pala, sonda, arva):
- pelli (di foca) da mettere sotto agli sci per poter salire
- coltelli che si applicano agli attacchi dello sci in caso di salite
sul ripido e duro
- rampanti, quando il duro si fa ancora piu' ripido e bisogna portare
gli sci sulle spalle
addizionalmente
- corda e imbragatura (? Klettergurt in tedesco) in caso di salite per
ghiacciai crepacciati
- piccozza (per i canaloni ripidi e duri e per salite sopra il ghiaccaio)
Sci fuoripista (in tedesco si dice Variantenskifahren) e' semplicemente
lo sciare in zone non battute ma che si raggiungono facilmente con l'
aiuto degli impianti (Andermatt in Isvizzera e' un posto per eccellenza
per il fuoripista come probabilmente Alagna in Italia. Ma,
essenzialmente si puo' fare in moltissimi posti. Valle d' Inferno sul
Gran Sasso sarebbe un altro esempio. O il canalone di Tavola Rotonda -
se gli impianti di Campo di Giove fossere funzionanti).
Io direi pero', un bel corso di sci alpinismo non fara' mai del male,
perche', se fatto bene, certamente contiene una buona introduzione nei
pericoli di montagna d' inverno. E sono conoscenze di questo tipo che a
molti mancano, che si vogliono dedicare allo sci fuori pista.
Inoltre, imparerai - penso - le virate (kick-turns) in salita, che sono
una cosa essenziale per lo sci alpinismo ma anche per il fuoripista. E
che non sono cosi' banali come sembrano.
Post by Alex2) La tecnica di sciata utilizzando attacchi rigidi piuttosto che attacchi
con tallone non fisso è diversa? Oppure cambiano solo per la facoltà di fare
anche salite con gli sci ai piedi?
A parte le virate, non vedo tanta differenza fra sciare in pista e fuori
pista. Sciare e' sempre sciare, la tecnica e' quella. Certo, bisogna
adattarsi a terreno e fondo - ma questa vale sempre ed ovunque.
Io sarei molto scettico quando una/o ti spiega che lo sci in neve fresca
richieda una tecnica molto particolare. NON E' VERO! E ti dice soltanto
che quella persona non e' tanto all' altezza.
Per quanto riguarda il tallone libero, questo si' che e' una tecnica
(tutta) diversa, anche se ha molte cose in comune in quanto e' come
anche la tavola o lo sci fondo uno sport di scivolamento su neve. La
Scuola Svizzera di Sci oramai consideri che molte cose basilari di
queste quattro discipline di sports invernali sono molto simile. Vabbe,
e' un discorso un po' speciale ...
Per farti un idea del telemark, puoi andare qui:
http://www.telemarkovronnaz.ch/?T=technique
Guardati anche le foto che troverai in altre pagine dello stesso sito.
Saluti,
Uli